La storia del Gruppo - ANA Gruppo Alpini di Novara

IL CUORE PER AMARE E LE BRACCIA PER LAVORARE
GLI ALPINI ARRIVANO A PIEDI LA DOVE GIUNGE SOLTANTO LA FEDE ALATA
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Storia del Gruppo di Novara

 
Il 1960 è l'anno di fondazione del Gruppo A.N.A. “Angelo Lorenzoni” di Novara.
Dieci “giovani“ appartenenti alla Sezione di Novara richiedono, come da statuto, che in seno alla Sezione stessa, venga riconosciuto come nuovo Gruppo quello di Novara, intitolandolo alla memoria della M.A.V.M. Angelo Lorenzoni, decorato della Grande Guerra, Alpino, Alpinista, valente fotografo di montagna. L’inaugurazione fu fatta lo stesso anno, madrina la giovane figlia di A. Lorenzoni, Bianca Maria.
La ventata delle nuove leve portò subito ad un fermento di iniziative, grazie soprattutto ad una persona, purtroppo ora scomparsa, il buon Sergio Ferrari. Citiamone alcune: visite e aiuti ai mutilatini di Don Gnocchi, Natale ai bambini dei soci, trasformato poco dopo in Natale ai bimbi portatori di handicap ospitati in una palazzina separata all’interno dell’allora Ospedale Psichiatrico, Natale ai ricoverati dello stesso, con l’aiuto psicologico del coro CAI di Novara, ripristino di una simpatica manifestazione quale era la Veglia Verde, l’adozione di un “Battaglione figlioccio” (Btg. Edolo) con conseguenti scambi, organizzazione gara di sci, per il centenario di fondazione delle Truppe Alpine la progettazione e la installazione di un monumento ai “Caduti di tutte le Guerre”, una penna mozza reggente un Cristo crocefisso, sulla cima dell’Arbola, la “Caminada par Nuara”, 18 edizioni, che raggiunse il suo apice con 15.000 partecipanti e che fruttò globalmente circa 190.000 € alla Lega Italiana contro i Tumori. Non contiamo la serie delle castagnate, grosse o piccole (a favore di A.I.S.M., Casa Shalom, o comunque per chi soffre, per un sorriso da parte di anziani o di bambini), e che a tutt’oggi continuiamo ad effettuare.
Non solo opere per nostra iniziativa: inondazioni, terremoti, disastri, hanno richiesto un intervento e neanche lì siamo mancati. Cito il Vajont: appena trasmessa la notizia, ci siamo mobilitati e con il camion di un nostro socio, facendoci precedere da un tamtam di telefonate a soci e amici, abbiamo raccolto generi di prima necessità e 32 ore dopo la tragedia questi erano distribuiti sul posto. Per il terremoto in Friuli ci eravamo collegati con il Gruppo di Cervignano ed alla nostra domanda su cosa fosse di prima necessità, ci fu risposto: “dei teli di plastica per proteggere persone e cose dalla pioggia continua che aggravava la situazione degli scampati in attesa di un tetto sicuro”. Ci rivolgemmo alla ditta Manuli, la quale con grandezza d’animo ci mise a disposizione un intero camion di bobine chiedendoci solamente, per quel che potevamo, di agevolarlo nel viaggio. Partito solo alle prime ore del mattino seguente, trovava una staffetta che lo pilotava sino ad Udine dove mano a mano che le bobine venivano scaricate passavano direttamente ai svariati automezzi che ripartivano subito verso le località maggiormente colpite. In serata il camion rientrava in sede. L’episodio Friuli prosegue con la partecipazione al cantiere n° 9 di Cavazzo Carnico, uno dei Cantieri allestiti dalla Sede Nazionale, che con questa operazione diede lo spunto per la costituzione della Protezione Civile. Naturalmente questi sono episodi ai quali però se ne aggiungono altri. Interventi sia manuali sia materiali: Belice, Molise, Piemonte, l’Aquila, l'Emilia Romagna, Genova hanno tutti accolto la nostra mano tesa.
I giovani di allora sono diminuiti ed ai sopravissuti non rimane che il ricordo e a quanto, in comunione con nuovi giovani, tutto questo era ed è stato reso possibile, e ti rimane la gioia di averlo fatto.
La mancanza del servizio di leva ci ha privato del ringiovanimento delle nostre file, ma ecco che a noi si sono avvicinati quelli chiamati “Amici degli Alpini”. Non hanno portato la penna, magari non hanno prestato neanche il servizio militare, ma testa, cuore e braccia li hanno portati a noi; questi sono gli stessi “strumenti” che noi utilizziamo e quindi potrebbero essere il nostro futuro.
Ad inizio 2014 l'assemblea annuale ha rinnovato il Consiglio di Gruppo con l'inserimento di nuove forze ''giovani'' determinate, nel pieno rispetto delle tradizioni del gruppo e dell'operato dei veci che tanto hanno dato e tanto continuano a dare, a rilanciare passo dopo passo le attività sociali con nuove iniziative collegiali da svilupparsi nel corso del tempo.
Nel 2020, il Gruppo inizia un'altra fase di cambiamento con l'uscita di elementi destabilizzanti per l'armonia dei soci e, con nuovi ingressi di Alpini e Aggregati, continua il suo compito al servizio del prossimo.

E' stato realizzato il sito www.gruppoalpininovara.it sul quale compaiono tante notizie su di noi e sul mondo degli Alpini in generale, notizie sulla nostra città, canzoni, la storia degli Alpini, regolamenti e tanto altro.
C'è anche una pagina Facebook molto attiva e aggiornata praticamente tutti i giorni
https://www.facebook.com/groups/gruppoalpininovara
Mensilmente tutti i soci ricevono via email una newsletter con gli auguri per chi compie gli anni in quel mese e le notizie sulla vita del Gruppo, impegni compresi.
Ogni venerdì ci ritroviamo in sede per una piccola cenetta.
Si passano alcune ore in simpatica compagnia e al termine chi vuole può cantare le nostre canzoni alpine ma anche quelle goliardiche.
A partire dal 22 Gennaio, festa patronale di San Gaudenzio, ci sono proposte per pranzi e cene che in linea di massima si tengono ad ogni cambio di stagione, a Natale e a capodanno, senza dimenticare la frittata di Pasquetta.

Ma allora si pensa solo a mangiare e bere?
Beh, non è proprio così! Indubbiamente i momenti di convivialità servono a migliorare i rapporti e a far trascorrere del tempo in serenità.
E' molto importante precisare che il ricavato ci permette di sostenere le spese di gestione della sede e di poter distribuire un aiuto economico agli enti no profit e di volontariato operanti sul territorio cittadino.
Dal 2014 al 2023 abbiamo donato 23.558 €, abbiamo dedicato al lavoro verso gli altri 9.769 ore, organizzato 67 castagnate presso scuole, asili, case di riposo e parrocchie, senza scordarci della nostra in piazza del Duomo.
Abbiamo partecipato a 10 raccolte dei banchi alimentari, organizzato il servizio di accompagnamento per 10 biciclettate e 6 camminate, partecipato ad incontri con scuole e case di riposo per far conoscere gli Alpini.
Non dimentichiamo poi le cerimonie istituzionali, le feste dei Gruppi della Sezione, i raduni del I° Raggruppamento e le Adunate Nazionali alle quali interveniamo organizzando un campo con camper, tende e mensa per i partecipanti e si sono predisposti dei bus per queste manifestazioni e per altre gite.

Quanta roba dirai tu!
Certamente, ma non per questo i soci hanno dedicato tutto il loro tempo a queste attività, basta partecipare anche solo per poche ore quando si è disponibili, senza trascurare assolutamente i propri impegni famigliari o di lavoro.
Poche ore all'anno che permettono di realizzare qualcosa di importante, che servono a far nascere e cementare amicizie, che dimostrano a tanti chi sono gli Alpini e cosa fanno di utile e che aiutano il Gruppo a proseguire nelle sue attività.

Capitano Angelo Lorenzoni

Nato a Novara il 15 maggio 1890
residente a Novara
deceduto il 15 maggio 1960

MOTIVAZIONE CONFERIMENTO
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE

"Sotto l'intenso bombardamento nemico di demolizione, giunto di rincalzo sulla linea, si adoperava con grande alacrità e sprezzo del pericolo, quantunque due volte ferito, ad apprestare la difesa della trincea contribuendo poi a respingere validamente l'avversario attaccante".

Monte Solarolo (Grappa) - 12 dicembre 1917

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